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Cocktail Bellini, quando l’arte ispira l’arte

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Il Bellini è un long drink a base di prosecco e polpa di pesca, ufficialmente riconosciuto dell’I.B.A. e appartenente alla classe degli sparkling. Le doti intrinseche dello spumante – ossia struttura, mineralità e freschezza – vengono ammorbidite dalla naturale prelibatezza delle pesche, per un cocktail senza compromessi, da sempre protagonista indiscusso di party in e cene galanti. 

Con Giovanni Bellini, il plasticismo metafisico di Piero della Francesca incontra il realismo umano di Antonello da Messina, la pittura veneziana s’innalza, dichiarandosi come eccellenza, e la bellezza torna protagonista. A lasciarsi ispirare da “Giambellino” fu Giuseppe Cipriani, capo barista dell’Harry’s Bar di Venezia. Questi, ammaliato dai pigmenti rosati della toga di un santo ritratto dal pittore, si promise di ideare un cocktail e di battezzarlo con il nome dell’artista. Non un cocktail qualunque, bensì il prezioso nettare che vede il prosecco armonizzarsi con la purea di pesca, per un’eleganza semplice, propria dell’Italia, degli italiani. 

Esistono diverse varianti, più o meno eversive:
Bellini Royale, lo champagne sostituisce il prosecco
Bellini analcolico, la soda sostituisce il prosecco
Mimosa, con succo di arancia anziché di pesca
Tiziano, con succo di uva fragola
Puccini, con succo e polpa di mandarino
Rossini, con succo e polpa di fragole
Tintoretto, con succo di melograno

Ingredienti:

  • 10 cl di prosecco
  • 5 cl di polpa di pesca

Preparazione:
Si mescolano gli ingredienti in un flute e si serve con una fettina di pesca.
Alternativamente, come guarnizione, è possibile optare per un lampone.

Articolo di Davide Ramaioli

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