





Calcio, samba, foresta amazzonica e… Caipirinha! Sono questi gli emblemi “do Brasil”. L’ultimo in particolare, il cocktail brasiliano per antonomasia, possiede un nome rivelatore, che richiama i colori giallo e verde, quindi le spiagge soleggiate e la vegetazione caratteristica, la bandiera del Paese, la campagna. Il progenitore della Caipirinha, infatti, nasce in un contesto agreste, come rimedio naturale contro l’influenza. Inventato dai contadini paulisti, era un tonico preparato con cachaca, lime, zucchero e miele. Negli anni Cinquanta la caipirinha cambia ancora, fino ad assumere la formula dei nostri giorni, e si diffonde con successo prima nei bar di Rio de Janeiro e San Paulo e posteriormente in tutto il mondo, entrando a far parte della lista ufficiale dei cocktail IBA.
Caipiroska, la variante più riuscita
I gruppi Smirnoff e Bacardi, non appena approdarono in Brasile, riconobbero il successo titanico riscosso dalla Caipirinha e, quindi, ne proposero una variante altrettanto deliziosa: la Capiroska. Una sola differenza: la vodka sostituisce la cachaca.
- 6 cl. di cachaca
- Mezzo lime
- Zucchero di canna (tre cucchiaini)
- Ghiaccio tritato
Preparazione:
Si taglia il lime in quattro spicchi e si inseriscono con lo zucchero in un bicchiere old fashioned. Quindi si preme con il pestello la polpa del lime e si aggiunge il ghiaccio tritato. Un ultimo accorgimento: una fettina sottile sottile di lime sul bordo del bicchiere e due cannucce.
Articolo di Davide Ramaioli





