





“La vita è una faccenda di equilibrio. Il bene e il male, gli alti e i bassi, la piña e la colada.”
(Ellen DeGeneres, tra le più amate comedian americane)
Il Piña Colada è un long drink a base di rum chiaro, crema di cocco e succo d’ananas fresco; dal 1978 è considerato il cocktail ufficiale di Porto Rico. Perché la miscela sia dissetante, dolce e saporosa occorre ananas fresco di prima scelta, e non un casuale succo commerciale. Il drink, d’altronde, si esprime al meglio delle sue potenzialità solo se ricavato da primizie, ponete quindi attenzione alla selezione degli ingredienti.
Una prima leggenda individua nel pirata Riccardo Cofresì l’ideatore della prima versione del Piña Colada. Costui, difatti, sul finire del ‘700, somministrò alla sua ciurma un preparato al rum e all’ananas.
Nel corso degli anni si hanno molti riferimenti a miscele simili, solo il Libro dei Cantineros di Hilario Alonso Sanchez del 1948, però, riporta per la prima volta il cocktail con il nome attuale. Poco più tardi, anche il New York Times, nell’edizione del 16 aprile 1950, come sigillando l’identità del drink, citerà il Piña Colada: «I cocktail delle Indie Occidentali variano dal famoso punch al rum della Martinica alla piña colada di Cuba (rum, ananas e latte di cocco). A Key West ci sono numerosi swizzles al lime e punch, e gli abitanti di Grenada usano noce moscata nei loro drink al rum.»
Ingredienti
- Ananas 400g (150g pulito)
- Rum bianco 30g
- Latte di cocco 30g
Preparazione
Si versano gli ingredienti in un blender e si frulla per alcuni secondi; quindi si inserisce il preparato, senza filtrare, nell’highball o nel tumbler. Per finire, si decora con un ciuffo d’ananas o con una ciliegina al maraschino e due lunghe cannucce.
Articolo di Davide Ramaioli





