





Il Black e il White Russian sono due cocktail a base di vodka e liquore al caffè, celebri per la dolce saporosità e la vigorosa gradazione alcolica (che raggiunge il 20% vol.). Il primo presenta un gusto virile e deciso, che verte sulle energiche note del caffè; il secondo, in più, si veste di un ciuffo di panna angelico e femmineo, capace di vellutare il sottostante sapore del Black Russian… che ormai è divenuto White. I due drink, considerata la loro delicatezza e amabilità, sono spesso serviti come “dessert”.
Il White Russian, in particolare, è un cocktail che si adatta a tutte le stagioni. In estate può essere servito ghiacciato, in inverno può divenire un “Russian Coffee”, cugino alla lontana dell’Irish. Il drink, inoltre, è uno dei più famosi della storia del cinema insieme al Martini di James Bond: il White Russian è il preferito di Jeffrey Lebowski, il Drugo de Il Grande Lebowski, un bizzarro e singolare film dei fratelli Coen del 1998.
Entrambi i cocktail sono frutto dell’ingegno di Gustave Tops, barman dell’hotel Metropole di Bruxelles. L’invenzione risale alla fine degli anni Quaranta, quando i drink furono serviti in onore di Pearl Mesta, ambasciatore statunitense in Lussemburgo. Riguardo il nome: “Black” per il colore del caffè, e “Russian” in onore del famoso distillato di origine russa.
Ingredienti del Black
• 5,0 cl di vodka;
• 2,0 cl di liquore al caffè (generalmente Kahlua, in alternativa Caffè Borghetti).
Ingredienti del White
• 5,0 cl di vodka;
• 2,0 cl di liquore al caffè;
• panna.
Preparazione del Black
Si versano gli ingredienti in un tumbler piccolo colmo di ghiaccio e si guarnisce con una scorza di limone.
Preparazione del White
Si versano vodka e liquore al caffè in un bicchiere old fashioned ripieno di ghiaccio, quindi si aggiunge panna liquida appena montata (è
preferibile che questa sia lasciata cadere su un cubetto di ghiaccio, in alternativa è consigliato servirsi del dorso di un cucchiaio da bar). Non
si guarnisce, né si mescola il preparato.
Articolo di Davide Ramaioli





